martedì 29 novembre 2011

LO STANDARD DI RAZZA DEL GATTO RANDAGIO


Tempo fa alemaggie su Gatti & Co. il sito di Concetta, aveva inserito lo Standard di Razza del Micio Randagio.
Io l'ho trovato molto divertente, se anche voi volete leggerlo eccolo qui: 

Care amiche,
sono andata sul sito dell' ANFI (
www.anfitalia.it). Ho visto l'elenco dello "standard di razza" di varie razze, e le descrizioni erano veramente al limite del ridicolo. Ho deciso di scimmiottarli un po', creando lo "standard di razza" per il nuovo purissimo "micio randagio" o per i più raffinati "stray cat". Mi raccomando, se i vs. micioli non rispondono a queste rigidissime linee guida mi dispiace, ma non possono fregiarsi di questo titolo.

ZAMPE
Quattro, preferibilmente disposte due davanti e due dietro. Sono accettati esemplari a tre zampe purché il numero delle zampe moltiplicato per il numero delle vibrisse sia superiore a 6. La presenza invece di 5 o più zampe è a rischio squalifica, tranne nel caso di gatti provenienti dalle vicinanze di centrali atomiche, nel qual caso la presenza minima di zampe è pari a 7.

ASPETTO GENERALE E CORPO
Ammesse le taglie piccole, medie e grandi, tuttavia un peso superiore ai 20 kg non è ammesso tranne nel caso in cui anche gli stessi padroni siano obesi, nel qual caso il peso massimo del gatto è elevato a 25 kg. 

TESTA
I requisiti minimi sono: faccia pelosa e alito che sa di tonno. La testa può essere di qualsiasi forma: tonda, ovoidale, a pera, quadrata, triangolare. Fanno eccezione solo le teste di caTSo, che concorrono in una categoria a parte. 

ORECCHIE
Lo standard della razza impone orecchie rigorosamente a punta. Sono considerati difetti le orecchie da somaro e le orecchie da elefante. Punti aggiuntivi verranno assegnati ad esemplari che mostrano di fare spesso “orecchie da mercante”. 

OCCHI
grandi e ben aperti, tutti i colori sono accettati. Il numero ideale è 2 ma sono anche accettati gli esemplari “mono-occhio” purché rispondano al nome di Polifemo. La presenza di un terzo occhio è tollerata ma solo negli esemplari di provenienza orientale. 

CODA
Lo standard di razza è rigidissimo. Sono accettati solo esemplari la cui lunghezza della coda risponda alle seguenti caratteristiche: si misuri la distanza tra le due orecchie (nel caso di mancanza di un orecchio si misuri la distanza tra il naso e l’orecchio rimasto). Si moltiplichi per il peso specifico dell’uranio (per ragioni di par condicio si accetta sia l’uranio arricchito che l’uranio impoverito). Si sottragga l’anno di nascita del gatto (su 4 cifre). Aperta quadra aperta tonda. Tutto sotto radice cubica. Costruire un quadrato sull’ipotenusa. Disfarlo e rifarlo un paio di volte magari usando materiali diversi (a volte legno, a volte compensato) per vedere quale risulta più gradito. Si moltiplichi il tutto per 5. Se il risultato è un numero pari l’esemplare è squalificato se è dispari no (ma anche viceversa). 

MANTELLO
Ammesse le varietà a pelo corto, semilungo e lungo. Il pelo deve essere liscio. Non è accettata (pena la squalifica) la permanente o i colpi di sole. Tutti i colori sono ammessi tranne il fucsia e il verde metallizzato. 

CARATTERE
Il vero randagio doc si può presentare in sole due varianti: micio dolcissimo o stronzo patentato. Qualsiasi variazione da questo comportamento standard deve essere considerato una pericolosa deviazione della personalità e come tale curata dal veterinario-psichiatra. 

APPETITO
Anche qui, come nel carattere, non sono ammesse vie di mezzo. O il gatto è una vera fogna che si nutre di tutto ciò che trova nella ciotola oppure è una bestia orrendamente schizzinosa capace di rifiutare pappa di qualsiasi marca presente sul mercato. Gli esemplari più virtuosi rifiuteranno anche petto di pollo, carne trita e qualsiasi prelibatezza che verrà cucinata per loro con amore. Sarà particolarmente apprezzato (a insindacabile giudizio dei giudici di gara) se una volta messo il cibo nella ciotola, il felino adotterà l’espressione sdegnata di “ma cos’è ‘sto schifo?” e disgustato girerà i tacchi (pardon i cuscinetti). 

RIPRODUZIONE
Al fine di preservarne la purezza, si prega di non far accoppiare il randagio con esemplari non della stessa razza, anzi si prega di non farli accoppiare affatto, per evitare il fastidioso fenomeno dell’inbreeding, non per altro.

SCALA PUNTI
Gatto raccattato per strada punti + 100
Gatto preso al gattile punti + 100
Gatto preso dall’allevatore
e pagato fior di quattrini punti - 100
Gatto preso in negozio e
pagato fior di quattrini punti -200
Gatto preso perché malaticcio
e sfigato punti + 300
Gatto mancante di qualche arto/
occhio/orecchio/coda etc. punti + 300
Gatto preso perché vecchio e non lo
voleva più nessuno punti + 300
Gatto/a fatta sterilizzare prima che
produca danni punti + 100

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